Fondo San
Giuseppe
fondo san giuseppe
L’emergenza sanitaria che dal 2020 ha colpito anche il nostro Paese ha provocato pesanti conseguenze economiche sulla vita di molte famiglie.
Così come la Crisi Economica precedente che ha visto l’avvio del Fondo Famiglia Lavoro (FFL) nel 2008, questa situazione ci interpella e ci sollecita a individuare uno strumento di sostegno al reddito a favore delle persone maggiormente colpite: lavoratori dei servizi, lavoratori precari e autonomi.
Uno strumento cha possa dare risposta a chi ha perso il lavoro a causa della crisi conseguente al Coronavirus, che ha rallentato se non fermato l’economia del territorio diocesano, attraverso una misura straordinaria, tempestiva e limitata nel tempo e non necessariamente legata ad un percorso di accompagnamento lavorativo che viene comunque garantito dalla continuità del Fondo Diamo Lavoro.
Il nuovo strumento si colloca all’interno dell’esperienza del Fondo Famiglia Lavoro con un'erogazione a fondo perduto.
Dal nostro osservatorio, l’emergenza Covid-19 sta colpendo duramente le persone sole che, oltre ad essere penalizzate dalla precarietà lavorativa ed economica, vivono un maggiore isolamento relazionale.
Questa considerazione ci porta ad estendere l’azione del nuovo strumento anche alle persone sole.
Obiettivi
Far fronte all’attuale emergenza economica legata alla riduzione o perdita del lavoro garantendo il più possibile dei percorsi evolutivi.
Destinatari
- Disoccupati a causa della crisi Covid-19 (ad esempio dipendenti a tempo determinato a cui non è stato rinnovato il contratto)
- Lavoratori precari (contratti a chiamata, occasionali, soci di cooperativa con busta paga a zero ore)
- Lavoratori autonomi
criteri di accesso
- Essere stabilmente domiciliati sul territorio della Diocesi ambrosiana
- Essere disoccupati dal 1/03/2020 o aver drasticamente ridotto le proprie occasioni di lavoro
- Non avere percorsi già in atto con il Fondo Diamo Lavoro
- Non avere entrate familiari superiori a 400 euro/ mese a persona
FAQ
È necessario un documento attestante la perdita del lavoro a partire dal primo marzo o data successiva.
La DID (Dichiarazione di disponibilità al lavoro) è proprio il documento attestate questa situazione.
I lavoratori irregolari vengono assistiti da SILOE che, a seconda dei casi, può fornire un contributo equivalente a quello fornito dal Fondo San Giuseppe, tramite il Fondo Diocesano di Assistenza. Con l’intenzione di rispondere il più possibile ai bisogni esplosi a seguito della pandemia, il Fondo San Giuseppe non vuole escludere dalle forme di aiuto predisposte i titolari di rapporti di lavoro somministrato e a chiamata, i riders, coloro che lavorano all’interno di un’azienda con retribuzione fissa (ad es. i lavoratori dei call center pagati a prestazione). Per coloro che svolgono tirocinio o stage indennizzato, fermo restando il requisito della sospensione del lavoro e dell’indennizzo nel periodo indicato (da marzo 2020 in avanti), si consiglia di presentare la propria richiesta al Servizio Siloe tramite domanda al Centro di Ascolto più vicino.
La DID è possibile richiederla tramite il sito ANPAL con le apposite credenziali personali a condizione che si sia disoccupati. Siamo disponibili a offrire consulenza tecnica ai Centri di Ascolto per l’ottenimento della stessa per i richiedenti che non l’avessero e/o non l’avessero fatta e non fossero in grado di procurarla.
No, i lavoratori irregolari non possono accedere al FSG.
Alla luce dei ritardi nell’erogazione della CIG o trattamenti similari riscontrati in Regione Lombardia si è valutato la possibilità di inserire le domande anche di chi è in attesa di CIG fermo restando il criterio economico dei 400 euro/ mese a persona.
Il reddito di cittadinanza non è ostativo al FSG a condizione che non superi il criterio dei 400 euro per componente del nucleo familiare
Certamente è possibile autocandidarsi se le persone non sono conosciute, solo nell’eventualità che il Cda non sia ancora accessibile a nuovi colloqui. È naturalmente preferibile che le persone segnalate siano conosciute dai Cda e facciano domanda tramite il Cda stesso per una maggiore prossimità, efficacia e tempestività dell’intervento. Riteniamo importante che gli operatori prendano visione delle autocandidature inserite nell’applicativo relative al loro Decanato per intercettare i richiedenti già conosciuti in modo da ricondurli nel circuito ordinario accordandosi con la Segreteria del FSG. Si chiede inoltre la disponibilità di prendere in carico anche situazioni nuove e non conosciute.
Per ISEE aggiornato si intende quello di quest’anno. Naturalmente se non è disponibile potrà essere inviato quello più recente.
Reddito di cittadinanza, assegno di invalidità, assegno di accompagnamento o altre misure straordinarie di sostegno al reddito rientrano nel computo del reddito familiare pro capite.
Più precisamente: se l’indennità di accompagnamento (così come le pensioni ed ogni altra forma di sostegno al reddito) si riferisce ad un single ed è superiore a 400 euro, la persona non potrà fare domanda al FSG, se invece fa riferimento ad un nucleo di più persone bisogna dividere la somma dei redditi (compresi invalidità, accompagnamenti, RdC, contributi vari, lavoro nero, ecc…) per il numero dei componenti.
Non abbiamo previsto un modello di autocertificazione che facilmente può essere reperito in rete o può essere redatto ad personam insieme ad una breve relazione sulla situazione del nucleo sottoscritta dal richiedente.
L’unico modulo predisposto e disponibile nel sito del FFL è relativo alla privacy e contestuale dichiarazione di veridicità di quanto dichiarato.
È stato predisposto un apposito modulo per la privacy disponibile su questa pagina.
In casi eccezionali in cui non sia possibile stampare e firmare il modulo, può essere utilizzato il modulo già firmato presso il Cda purché nella versione prevista dalla nuova normativa.
Il reddito di 400 euro fa riferimento ad ogni componente del nucleo familiare quindi per poter accedere al FSG il reddito di un nucleo di 2 persone dovrà essere uguale o inferiore ad €800; il reddito di un nucleo di 3 persone dovrà essere uguale o inferiore ad € 1200 e così di seguito.
Le credenziali per inoltrare domanda attraverso l’apposito applicativo sono quelle di accesso all’applicativo del FFL ordinario dell’operatore primo ascolto: primoascolto_nomedecanato e relativa password attualmente in possesso agli operatori del primo ascolto. Qualora la password non fosse reperibile il Responsabile decanale potrà chiederne un’altra alla Segreteria del FFL e si farà carico di darla agli operatori dei Cda e agli operatori primo ascolto del FFL.
In merito alla compilazione dell’applicativo del FSG e alle novità introdotte abbiamo predisposto un tutorial (ca. 69,2 MB per complessivi 30’ ca.). Potete visualizzarlo cliccando su questo link
Tutti riceveranno comunicazione circa l’esito positivo o negativo della loro domanda attraverso una lettera inviata via e-mail al Parroco e al richiedente e in copia al centro di ascolto più vicino.
Purtroppo il compilatore non riceve alcuna notifica, questa viene invece mandata alla Segreteria. A questo punto la domanda inizia il percorso di valutazione. Il compilatore verrà interpellato solo nel caso che la domanda risulti incompleta o servano ulteriori chiarimenti.
Verranno raccolti tramite l’applicativo i nominativi delle persone che hanno richiesto anche l’accompagnamento alla Ricerca attiva del Lavoro e, alla ripresa delle attività, verranno organizzati dei corsi di ricerca attiva in collaborazione con la Fondazione S. Carlo.
E' data facoltà ai volontari del Cda valutare tale necessità e farne, se necessario, domanda alla Segreteria del FSG tramite e-mail durante il terzo mese di erogazione.
No, è possibile inoltrare una sola domanda per nucleo famigliare.
come presentare la candidatura
Per presentare la tua candidatura al Fondo San Giuseppe:
è necessario recarsi presso il Centro di Ascolto più vicino: vedi l'elenco dei Centri di Ascolto della diocesi di Milano
lista di documenti da preparare
Prima di recarti al Centro di Ascolto prepara i documenti sottostanti:
- Per disoccupati a causa della crisi Covid-19 (ad esempio dipendenti a tempo determinato a cui non è stato rinnovato il contratto) e lavoratori precari (contratti a chiamata, occasionali, soci di cooperativa con busta paga a zero ore):
- DID*** (dichiarazione di disponibilità al lavoro) con data a partire dal 01/03/2020.
- Ultimo ISEE disponibile
- Ultima busta paga/ fattura
- Modulo privacy compilato e firmato: scarica il modulo
- Per lavoratori autonomi:
- Ultima fattura
- Autocertificazione relativa all’attività e ai motivi della sospensione
- Ultimo ISEE disponibile
- Modulo privacy compilato e firmato: scarica il modulo